
La Lettera di Presentazione Efficace: come deve essere scritta?
All’interno del percorso didattico della Scuola Italiana Formatori è presente un modulo specifico sulla ricerca attiva del lavoro, che è un tema fondamentale per chi vuole imparare a stare sul mercato delle libere professioni, trovare committenti e crearsi una rete di contatti professionali. Uno degli strumenti più importanti per sapersi distinguere fin dall’invio del Curriculum Vitae è la lettera di presentazione efficace. Molte persone sottovalutano tale strumento e addirittura non lo utilizzano affatto: grave errore. Quindi in questo post capiremo che cos’è la lettera di presentazione e come va scritta.
Se nel curriculum è necessario scrivere i dati anagrafici, le esperienze e le competenze, nella lettera di presentazione le aziende o le organizzazioni che stanno selezionando vogliono capire cosa spinge le persone a candidarsi. Vengono sondate quindi le motivazioni, criterio fondamentale in questo mercato del lavoro in cui ci sono molti candidati con stesso percorso di studio e dove sempre più importanza viene data alle competenze trasversali (le “soft skills”, quelle legate al nostro “sapere essere” piuttosto che al semplice “sapere”).
La lettera di presentazione efficace: alcuni consigli
Non pensate che la lettera di presentazione sia un proforma; spesso una lettera di presentazione efficace fa precipitare il selezionatore a leggere il curriculum allegato, mentre una lettera di presentazione non efficace potrebbe persino spingerlo a cestinare l’email. La lettera di presentazione è il vostro biglietto da visita, quindi dedicate alla sua stesura tempo ed attenzione. Pensate al “perché” volete ottenere quel posto di lavoro o partecipare a quel bando o ad un determinato corso (ormai viene richiesta in qualsiasi contesto di selezione). Cercate di riflettere su voi stessi: che tipo di contributo unico potreste apportare in quel luogo di lavoro o cosa pensate di ottenere dalla frequentazione di un corso?
Ecco un utile e semplice suggerimento: provate a confrontarvi con qualcuno che vi conosce molto bene (un amico o un parente) per potervi aiutare a vedere lati di voi che magari non riuscite a notare o riconoscervi da soli e che possono invece contraddistinguervi dagli altri candidati. Pensate che i selezionatori ricevono molti curricula, magari anche simili tra loro; la lettera di presentazione vi permette di esprimere voi stessi scrivendo i vostri punti di forza in modo un po’ più discorsivo e agganciandoli proprio al lavoro o al corso oggetto del vostro interesse. Insomma è una freccia al vostro arco di professionista che non può proprio essere scoccata a caso!
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Il problema spesso è però quando si risponde ad annunci di agenzie interinali. I dettagli dell’annuncio sono ridotti al minimo e fai fatica a capire come impostare la lettera di presentazione quando hai così poche informazioni, sia relativamente all’azienda che relativamente al settore di riferimento.
Se invece è un’autocandidatura, allora è più facile.
Buongiorno Giovanna e innanzitutto grazie per aver condiviso il tuo commento.
E’ vero che in alcuni casi, come dici tu, i dettagli dell’annuncio sono ridotti e quindi le difficoltà per l’impostazione della lettera di presentazione possono aumentare: è possibile però fare ricerche approfondite (sulla rete) sull’azienda e/o sul settore aziendale di riferimento, in modo tale, tra l’altro, da poter dimostrare il livello di conoscenza di entrambi e quindi il livello di motivazione (già attraverso la lettera di presentazione). Concentrarsi poi sui punti forti legati ai requisiti richiesti, come già scritto sul post, è certamente fondamentale: ma anche mostrare in che modo puoi superare eventuali, oggettive, “barriere” legate a determinati requisiti richiesti, per poter in ogni caso contribuire in modo importante al successo aziendale, può essere molto importante, perché ancora una volta può dimostrare motivazione, serietà, attenzione e proattività nei confronti della posizione lavorativa per cui ci si sta candidando. Ovviamente la Lettera di Presentazione è uno degli argomenti che verrà trattato in modo estremamente approfondito e pratico durante il Modulo 10 della Scuola Italiana Formatori (“Tecniche di Ricerca Attiva del Lavoro per il Formatore”).